Santa Maria Assunta
Tessera (Ve), 2006
In alcune omelie Giovanni Paolo II ricorda come la storia umana della Madonna trovi compimento nell’abbraccio accogliente e carnale di suo Figlio, che la attende in cielo.
L’Assunta è una festa del popolo perché ciò che accade a Maria non è altro che il paradigma del destino buono che il Signore riserva ad ognuno di noi al termine del cammino.
Cosi tutto il progetto è stato improntato a restituire all’interno dell’aula quel clima di festa che è proprio di questa ricorrenza.
Inevitabile e chiaro il riferimento per la definizione del grande fondale alla grande tradizione iconografica veneziana, che trova nell’Assunta del Tiziano uno dei vertici massimi. Si cerca invece altra ispirazione nel ‘900, attingendo dalla corrente futurista, per definire il disegno planimetrico dell’aula.
Ci accorgiamo che si tratta di una provocazione e un arricchimento ad un tempo.
Abbiamo sperimentato più volte che non esiste espressione autenticamente umana da cui non si possano trarre spunti interessanti.
Il ‘900 lo abbiamo emarginato e ideologizzato troppo velocemente.
Noi vorremmo recuperare tutto il positivo che c’è nell’arte contemporanea, quella dell’avanguardia, a volte solo apparentemente distante dalla tradizione cristiana, in verità molto spesso carica di quelle domande di significato che portano l’uomo sulla soglia.
Tocca poi ad un Altro farlo entrare.
Noi vorremmo solo valorizzare quella domanda e le forme con cui si è espressa.
In collaborazione con Franco Fiabane